Corriere di Bologna


 

«Eh…già», il 6 settembre Vasco torna al Dall’Ara

Fissata la prima data del concerto per il nuovo album Probabile il bis se arriva il tutto esaurito

Vasco RossiVasco Rossi

 

Vasco Rossi torna a Bologna. Eh… già il Komandante sarà ancora in città, per parafrasare il suo nuovo singolo, e per accontentare tutti suoi fan sotto le Due Torri martedì 6 settembre sbarcherà allo stadio Renato Dall’Ara con il suo tour «Live Kom 011» per presentare i brani del nuovo album Vivere o niente, il sedicesimo in studio.

Una data a cui ne seguirà un’altra in caso di sold out e c’è da scommettere che sarà proprio così, dato che il tutto esaurito è un effetto naturale che Vasco produce al box office. Succede sempre, i biglietti sono introvabili, posti a ruba persino per il suo Europe Indoor tour 2009-2010, che a cavallo tra settembre e ottobre scorsi accese la Futurshow Station di Casalecchio per quattro serate consecutive, quattro concerti che non placarano la voglia di Blasco, neanche dopo la sbornia delle due date al Dall’Ara nel settembre 2008: due live che hanno riempito lo stadio, un’emozione che mister Albachiara ha voluto fermare per sempre in un dvd, Live in Bologna «così sarò sicuro di non essermelo sognato e rimarrà nella storia», aveva detto. E a settembre, dopo tre anni, sarà di nuovo sul prato dello stadio bolognese, tutto per lui grazie anche alla pausa di campionato, visto che la Nazionale azzurra sarà impegnata nei gironi di qualificazione per gli Europei 2012.

A Bologna il Blasco approderà dopo le date estive della tournée che comincerà l’11 giugno con l’apparizione all’Heineken Jammin’ Festival di Mestre e proseguirà poi allo stadio San Siro di Milano (ben tre date, 16-17-21-22 giugno), Messina (26 giugno) e Roma (Stadio Olimpico, 1-2 luglio). Un lungo viaggio sui palchi d’Italia, «un’onda emotiva, una serata di comunione e liberazione incentrata su queste nuove canzoni», ha detto scherzando alla presentazione alla stampa del nuovo disco, in vendita da martedì.

Anticipato dall’apripista Eh…già — in onda nelle radio dal 7 febbraio scorso, giorno in cui Vasco Rossi ha compiuto 59 anni — Vivere o niente in dodici tracce racconta come la vita non sia più spericolata, ma un cammino in salita, un bene di lusso: un disco della maturità per il Komandante, che alla soglia dei sessanta è ancora qua e lo snocciola nei pezzi scritti un po’ dappertutto, indicazioni esistenziali partorite nel corso dell’ultimo tour, in viaggio di notte, tra Bologna e Los Angeles, nel suo Speak Easy Studio, aperto con alcuni amici e musicisti americani. L’album è firmato da affezionati coautori come Tullio Ferro (l’autore di Vita Spericolata), Gaetano Curreri e Roberto Casini, e suonato da musicisti di razza come Vinnie Colaiuta, i chitarristi Tim Pierce e Dean Parks, turnista di lusso degli Steely Dan.

Non pago, il rocker di Zocca ha già presentato il secondo estratto dal disco, Vivere non è facile, in anteprima su Satisfiction, la freepress culturale di cui ama definirsi editore «spericolato» («La vera libera informazione si trova nei libri. Sono soddisfatto per aver investito in un mezzo di diffusione letteraria e culturale come antidoto a questa valanga di cronaca sensazionalistica e informazione drogata»). Chissà se anche per il Dall’Ara Vasco Rossi sta pensando a una serie di «letture estreme» come quella che la redazione di Satisfiction aveva organizzato in piazza Galvani il pomeriggio prima del concerto alla Futurshow Station e a cui avevano partecipato tanti scrittori bolognesi e non solo suoi grandi fan. C’era Claudia Riva, sorella dello scomparso chitarrista Massimo, c’erail regista che cura i live del cantante e c’era anche Enrico Brizzi, che, oltre ad aver messo il rocker nel titolo di un suo libro La vita quotidiana a Bologna ai tempi di Vasco, ha firmato la sceneggiatura per il videoclip di Basta poco, la canzone uscita nel 2007. L’appuntamento intanto è fissato: scrittori e no, fan e pasionari del Roxy bar, il Blasco è tornato e dà appuntamento a tutti i bolognesi allo stadio Dall’Ara per il 6 settembre. Vasco «è ancora qua, eh.. già».

Andrea Rinaldi
28 marzo 2011(ultima modifica: 05 aprile 2011)

 

 

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